Pass vaccinale: il Garante della Privacy conferma illegittimo l’utilizzo
Il Garante della Privacy: illegittimo l’utilizzo di app e pass vaccinale destinati a distinguere i cittadini vaccinati dai cittadini non vaccinati
Il garante della privacy entra anche nel merito del pass vaccinale. Chiarisce che il trattamento dei dati relativi allo stato vaccinale dei cittadini per poter entrare, ad esempio, in palestre o aeroporti, stazioni o hotel, non sia assolutamente ammissibile allo stato attuale della normativa italiana ed europea. In primis, il suo logico presupposto, ovvero l’introduzione di un vero e proprio obbligo vaccinale, dovrebbe essere oggetto di una norma di legge ordinaria nazionale.
Pass o certificati vaccinali non possono dunque essere iniziativa di singole istituzioni pubbliche o di operatori privati.
Nel nostro Paese è stata accantonata l’ipotesi di forme di obbligatorietà del vaccino. Se non c’è obbligo di vaccino non è ammissibile alcuna forma di discriminazione.
Da qui la giusta conclusione dell’authority che ritiene illegittimo l’utilizzo in qualsiasi forma, da parte di soggetti pubblici e di soggetti privati fornitori di servizi destinati al pubblico, di app e pass destinati a distinguere i cittadini vaccinati dai cittadini non vaccinati.