Serve iniziativa governo: sicurezza dei nostri pescatori è gravemente compromessa

12 Mag 2021|Libertà e diritti|

Ho scritto al Presidente del Consiglio Mario Draghi: sicurezza dei nostri pescatori è gravemente compromessa

“Serve una forte iniziativa del governo italiano volta a tutelare il lavoro e la sicurezza dei pescatori italiani, in particolare siciliani e sardi” a seguito delle ripetute aggressioni subite dai pescherecci italiani da parte di motovedette battenti bandiere libiche e turche nei giorni scorsi.

Nella mia lettera preciso che “non è più procrastinabile un autorevole intervento del governo a difesa dei pescatori italiani vittime di sequestri, attacchi armati e ripetute minacce a causa delle delimitazioni territoriali di Paesi extraeuropei come Libia, Turchia e Algeria, che hanno unilateralmente fissato il confine delle acque di propria pertinenza a distanza di decine di miglia dalle proprie coste”.

Evidenzio in particolare come la Libia abbia “esteso di 62 miglia la propria area di competenza oltre le 12 miglia previste, intestandosi così l’utilizzo esclusivo, anche ai fini della pesca, di un rilevante segmento di acque internazionali, nelle quali storicamente si recavano a pescare i nostri marittimi”.

“Alla luce del percorso da Lei intrapreso sul fronte dei rapporti bilaterali col nuovo governo libico – scrivo  rivolgendomi al presidente – La esorto ad istituire una Zona economica esclusiva italiana il più possibile ampia intorno alla penisola ed alle isole maggiori, mirando alla conclusione di accordi fra Italia e Libia, Turchia ed Algeria che ridefiniscano le rispettive ZEE in considerazione degli interessi del nostro comparto marittimo”.

Auspico che l’UE riprenda un dialogo con il governo libico e lo convinca a sottoscrivere la convenzione UNCLOS con l’impegno di garantirne il rispetto delle norme da parte dei propri cittadini.

Italpress

IlSicilia

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