Francesca Donato: il nostro governo continua la sua battaglia contro i guariti dal Covid e gli over 50. Fermiamolo.
Mentre i riflettori sono puntati altrove, il nostro governo continua la sua battaglia contro i guariti dal Covid e gli over 50. Venerdì 2 marzo, un giorno strategico per ridurre l’attenzione dei media, senza strombazzarne i contenuti, Draghi ha firmato un DPCM. Ormai sappiamo che questo genere di provvedimento, utilizzato lungamente ed in modo illeggittimo dall’ex presidente Conte, è uno strumento per evitare il confronto sia con il Parlamento sia con il Consiglio dei Ministri.
Il DPCM 2.03.22
Il DPCM 2.03.22 promette 540 giorni di semilibertà ai “vaccinati” con 3 dosi. In sintesi, sono concessi 540 giorni di validità del Green pass a chi ha effettuato il “richiamo” dopo il ciclo vaccinale, anche se non è chiaro quale sia il ciclo vaccinale (considerato ad esempio che alcuni vaccini erano inizialmente monodose). Il Green pass viene poi rinnovato automaticamente.
È evidentemente un modo per convincere i recalcitranti a fare la terza dose. Le resistenze e le perplessità della popolazione sull’efficacia del vaccino hanno infatti rallentato molto le percentuali di vaccinazione.
In questo modo il governo da una parte tranquillizza chi è “vaccinato”, dall’altra mantiene operativo lo strumento. Abbiamo già visto in passato che in qualunque momento, senza basi scientifiche o ragioni sanitarie, il governo può modificare durata e obblighi d’uso del pass Covid.
La terza dose avrebbe protetto per 10 anni
Va ricordato che già in passato “la scienza” aveva promesso che la terza dose avrebbe protetto per 10 anni. Non esistono motivi scientifici e medici per prevedere oggi che la terza dose proteggerà nei prossimi 540 giorni dalle eventuali nuove varianti. I guariti non sono considerati “protetti”, eppure sono quelli che con maggiore probabilità saranno immuni dalle nuove varianti avendo una memoria immunologica policlonale verso molti più antigeni virali che non la sola Spike come i “vaccinati”. Infine è verosimile che il governo ad Ottobre ritratti questa ennesima promessa con i piedi di argilla e riproponga il carosello delle due più una dose con i “vaccini” che nel frattempo saranno stati aggiornati.
Il Green pass ed ogni tipo di obbligo vaccinale vanno aboliti senza alcuna esitazione, come peraltro è già avvenuto in tutta Europa.