Le ragioni della protesta dei Medici: dal letto del paziente alle aule di tribunale
Le ragioni della protesta dei Medici: dal letto del paziente alle aule di tribunale.
Un aggiornamento con il Prof. Ciro Isidoro
La Sanità pubblica è sempre più claudicante: gli investimenti non sono sufficientemente impiegati ad implementare le terapie intensive e le dotazioni organiche di medici specialisti, come ci si attendeva e come era stato promesso per far fronte all’emergenza pandemica. Il Governo, invece, preferisce investire nella digitalizzazione intensiva, nella telemedicina e nei protocolli informatici, senza prima garantire il fabbisogno di personale sanitario necessario alla popolazione. Infatti, secondo il Prof. Giorgio Banchieri, occorrerebbero più assunzioni di personale medico specializzato, più percorsi realmente formativi e nuovi modelli gestionali.
Il Prof. Ciro Isidoro, intervistato da Strumenti politici ribadisce che l’Ordine «dovrebbe intervenire presso il Governo per ottenere quei finanziamenti necessari per il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e della medicina territoriale», considerato che anche gli investimenti del PNRR sono maggiormente concentrati sulla digitalizzazione e non sulla Salute.
Prosegue il Prof. Ciro Isidoro, «i fatti degli ultimi mesi hanno evidenziato come la subordinazione dell’Ordine alla politica governativa abbia un impatto sull’esercizio della professione medica e dunque anche sulla salute pubblica e di ogni cittadino. Infatti, viene a mancare l’autonomia del medico nel fare la diagnosi e la terapia». Tutto questo è effetto della Legge Lorenzin, che ha trasformato l’Ordine dei Medici, un’associazione a difesa del paziente e a garanzia della professionalità del medico, in ente sussidiario dello Stato. Il Prof. Isidoro aveva già illustrato i reali motivi del malessere dei medici nell’intervista con l’Onorevole Francesca Donato.
L’Ordine dei Medici avrebbe dovuto tutelare la dignità professionale dei dottori che perseguono in scienza e coscienza il bene dei pazienti, e invece l’Ordine è divenuto acritico esecutore delle direttive ministeriali, attuando, ad esempio, la sospensione di medici già immunizzati dalla malattia che giustamente temono possibili reazioni avverse qualora si sottoponessero a vaccinazione entro soli 90 giorni dalla guarigione. Inoltre, ricorda il Prof. Isidoro, «molti di questi medici, insieme con tutti gli altri sanitari, sono stati in prima linea ad assistere i pazienti nel 2020, e oggi sono sospesi dal lavoro». Pertanto, in ossequio al DL 44/2021, l’Ordine priva il servizio sanitario di personale altamente qualificato a fronte di una grave carenza degli organici e in un momento di estrema criticità. A tal proposito il Governatore del Veneto, Luca Zaia, invita il ministro e gli ordini professionali a smettere di «perseguitare i sanitari non vaccinati» e piuttosto sostiene la necessità di reintegrare in servizio i 4500 medici e infermieri sospesi nella sua regione, in quanto «linfa in più in un momento in cui siamo in difficoltà», in ordine alle lunghissime liste di attesa (fonte: Il Gazzettino del 07/07/2022).
Per quanto riguarda i mancati investimenti sulla medicina territoriale a vantaggio della digitalizzazione e della telemedicina (come si evince dalla ripartizione dei finanziamenti del PNRR), il Prof. Isidoro spiega che «sono innegabili i vantaggi che la tecnologia ha dato e potrà dare alla Medicina, ma nessun computer e algoritmo potrà mai sostituire ciò di cui ha bisogno l’uomo malato, che è lo sguardo e la parola di chi ha capito la sua sofferenza».
Queste, in sintesi, le ragioni della protesta dei medici di alcune città e capoluoghi d’Italia in occasione delle assemblee per l’approvazione del bilancio annuale negli ordini professionali. Come già ribadito dal Prof. Isidoro, «È tempo di ritornare ad una medicina umanistica, con al centro la salute del paziente come persona nella sua espressività intera e completa”. Ricordiamo che a Torino l’11 aprile il bilancio è stato bocciato con voto contrario di maggioranza, tuttavia non vi è stato alcun commissariamento del consiglio dell’Ordine, ed è stata convocata strategicamente una seconda assemblea il 14 giugno, in totale spregio della volontà espressa alla prima votazione ufficiale. Pertanto oltre duecento medici, dotati di circa quattrocento deleghe (in rappresentanza di circa seicento medici), dopo aver annunciato di aver presentato ricorso al TAR per chiedere la validazione del voto dell’11 aprile, hanno abbandonato la seconda assemblea ritenendola illegittima.
Al momento il TAR non ha potuto accogliere la richiesta di sospensiva dell’assemblea del 14 giugno, non avendo ravvisato l’urgenza, ma si riserva di valutare la richiesta di convalida del voto espresso nell’assemblea dell’11 aprile. Di più. I medici di Torino si preparano ad un secondo ricorso per invalidare la seconda assemblea del 14 giugno. La domanda, infatti, sorge spontanea: “si può convocare e riconvocare a oltranza una assemblea fino a che la votazione sia gradita al Consiglio dell’Ordine?”.
Ci dice ancora il Professore «le sospensioni dei medici ospedalieri hanno compromesso il servizio ai pazienti, che vedono allungarsi le attese per gli esami diagnostici e le cure. Si tenga presente che il rapporto tra paziente e medico ha un grande fondamento sulla fiducia che il medico ha costruito nel tempo con la sua professionalità, disponibilità e umanità. La sospensione dei medici di famiglia e di quelli che operano nel privato hanno privato i pazienti di queste cure personali. Appare paradossale che i medici debbano rivolgersi ai giudici per riottenere la libertà di curare i propri pazienti secondo scienza e coscienza».
Biografia del Prof. Ciro Isidoro
Nato a Tripoli di Libia il 29 agosto 1956. Dottore Magistrale in Scienze Biologiche (1983, Università di Torino, Summa cum Laude) e in Medicina e Chirurgia (1999, Università del Piemonte Orientale, Summa cum Laude). Professore Ordinario i Patologia Generale e Patologia Clinica presso l’Università del Piemonte Orientale. Docente di Patologia Generale e Immunologia nel corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e di Experimental Oncology nel corso di Laurea Master in Medical Biotechnology. Professore Onorario di Medicina presso la Facoltà di Medicina e Farmacia dell’Università Bourgogne-France-Comté di Besançon (FR) e Adjunct Professor presso la Siriraj Hospital-Faculty of Medicine, Mahidol University, Bangkok (Thailandia) e presso il Department of Cell Biology, Oklahoma University Health Sciences Center, Oklahoma City (US).
Da oltre quarant’anni svolge ricerche principalmente sulla patogenesi e terapia del cancro, e più recentemente sulla patogenesi della COVID-19. Si occupa anche di Biotecnologie Nanoteranostiche e Omiche. Autore di oltre 160 articoli scientifici su riviste peer-review. Recentemente, su questo argomento ha pubblicato l’articolo “Mass versus personalized medicine against COVID-19 in the system sciences era” sulla rivista peer review Cytometry (Cytometry A. 2022 Jun 18. doi: 10.1002/cyto.a.24662. Autori: Laura Teodori, Barbara Osimani, Ciro Isidoro, Seeram Ramakrishna).