Oggi alla Festa dell’Amicizia a Ribera il tavolo tematico  su “𝐂𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐂𝐥𝐢𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐓𝐫𝐚𝐧𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐄𝐧𝐞𝐫𝐠𝐞𝐭𝐢𝐜𝐚: 𝐥’𝐢𝐧𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐞𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐧𝐭𝐫𝐨𝐩𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝟐”
Tra i relatori oltre a me hanno partecipato: il d𝐨𝐭𝐭. 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐆𝐢𝐚𝐯𝐚𝐫𝐢𝐧𝐢 (Presidente EgoGreen), il d𝐨𝐭𝐭. 𝐍𝐢𝐧𝐨 𝐂𝐚𝐥𝐞𝐜𝐚 (Giudice CGA Sicilia), p𝐫𝐨𝐟. 𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐢𝐧𝐳𝐢 (Docente Geologia Univ. Sapienza – Roma, Autore del Libro “Dialoghi sul clima”), il p𝐫𝐨𝐟. 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐫𝐨 (Pro-Rettore alla Ricerca Centro Studi Jean Monnet), il d𝐨𝐭𝐭. 𝐑𝐚𝐟𝐟𝐚𝐞𝐥𝐞 𝐌𝐚𝐳𝐳𝐞𝐨 (Partner di RSM per i rating di sostenibilità ambientale), l’i𝐧𝐠. 𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚 𝐂𝐢𝐩𝐨𝐥𝐥𝐚 (Consulente per la Transizione Energetica). A moderare il dott. 𝐋𝐨𝐫𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐨.

In breve vi propongo una sintesi delle considerazioni fatte.

Le cause del cambiamento climatico sono molteplici e la presunta “unanimità” della comunità scientifica nell’attribuirne la causa alle emissioni antropiche di CO2 non esiste.
Ci sono infatti fronti critici verso la tesi catastrofista, spesso censurate o marginalizzate. Al di là dei fini climatici comunque, la transizione energetica è iniziata e le norme europee la spingono in ogni modo, con politiche a volte estreme, decise non dai popoli ma dalla Commissione e supportate dai gruppi politici soggetti a forti pressioni lobbistiche. Il costo della transizione grava sulle famiglie e sulle imprese, specie le più piccole, visti i tagli alla spesa pubblica non funzionale ai fini prefissati e ai vincoli spesso incompatibili con lo sviluppo economico dei nostri territori. Sta alla politica attivarsi per promuovere le iniziative di impresa nel solco della transizione energetica utili a tutelare l’ambiente e promuovere la differenziazione delle fonti di energia, ma senza arrivare a demonizzare un elemento come l’anidride carbonica, che non è un inquinante ma una sostanza fondamentale per la vita sul nostro pianeta.