Mascherine inutili e rischio sovrastimato
Relativamente ai contaggi da Covid-19 all’aperto nei giorni scorsi il New York Times ha pubblicato un interessante articolo sulle linee guida d’uso alle mascherine da parte del CDC (Centers for Disease Control and Prevention – centri per il controllo e la prevenzione delle malattie). Le mascherinine sono inutili ed il rischio sovrastimato.
L’articolo del new york times
L’articolo sul New York Times, a firma di David Leonhardt, che scrive la News Letter quotidiana per il giornale, avvia una riflessione critica che parte dai numeri dei contagi e dall’uso strumentale delle parole, e di fatto dimostra quanto siano inutili le mascherine all’aperto.
Di seguito alcune considerazioni sull’argomento affrontate nell’articolo.
Scrive Leonhardt “I CDC hanno annunciato che “meno del 10%” della trasmissione di Covid-19 si stava verificando all’aperto. Le organizzazioni dei media hanno ripetuto la statistica ed è diventata rapidamente una descrizione standard della frequenza di trasmissione all’aperto. Ma il numero è quasi certamente fuorviante. Sembra basarsi in parte su una errata classificazione di alcune trasmissioni di Covid che in realtà è avvenuta in spazi chiusi. Un problema ancora più grande è l’estrema cautela di C.D.C. I funzionari hanno scelto un benchmark – il 10 percento – così alto che nessuno poteva ragionevolmente contestarlo.”
“Il dottor Muge Cevik, virologo dell’Università di St. Andrews sostiene trattarsi di una grande esagerazione. In verità, la quota di trasmissione che si è verificata all’aperto sembra essere inferiore all’1% e potrebbe essere inferiore allo 0,1%.
La rara trasmissione all’aperto è avvenuta comunque in luoghi affollati o conversazioni ravvicinate. Dire che meno del 10% della trasmissione Covid avviene all’aperto è come dire che gli squali attaccano meno di 20.000 nuotatori all’anno. (Il numero mondiale effettivo è di circa 150.) È vero e fuorviante. Questo non è solo un problema di matematica.”
Il caso Singapore
Sempre dall’articolo di David Leonhardt: “ Una quota molto ampia di presunti casi di trasmissione all’aperto si è verificata in un unico ambiente: i cantieri a Singapore. In uno studio, 95 casi di trasmissione su 10.926 in tutto il mondo sono classificati come all’aperto; tutti e 95 provengono dai cantieri di Singapore. In un altro studio, quattro dei 103 casi sono classificati come all’aperto; ancora una volta, tutti e quattro provengono da cantieri di Singapore. Questo ovviamente non ha molto senso. Sembra invece un malinteso che ricorda il gioco del telefono dell’infanzia, in cui un messaggio viene confuso mentre passa da una persona all’altra. I dati di Singapore provengono originariamente da un database del governo locale. Quel database non classifica i casi di cantiere come trasmissione all’aperto, ha detto Yap Wei Qiang, un portavoce del Ministero della Salute, al mio collega Shashank Bengali. “Non lo abbiamo classificato in base all’esterno o al chiuso”, ha detto Yap. “Potrebbe essere stata la trasmissione sul posto di lavoro dove avviene all’aperto nel sito, o potrebbe anche essere avvenuta all’interno del cantiere”.
Appurato che l’unico grosso contaggio all’esterno è in tutta probabilità un errore di traduzione il giornalista va oltre e contatta il CDC per chiedere come e perché abbiano indicato il 10% come rischio di contaggio esterno.
Perchè il CDC indica il 10% come rischio di contaggio esterno?
“Ho chiesto al C.D.C. come potrebbe giustificare il benchmark del 10 percento, e un funzionario ha inviato questa dichiarazione: Ci sono dati limitati sulla trasmissione all’aperto. I dati in nostro possesso supportano l’ipotesi che il rischio di trasmissione all’esterno sia basso. Il 10% è una stima prudente da una recente revisione sistematica di articoli sottoposti a revisione. CDC non può fornire il livello di rischio specifico per ogni attività in ogni comunità e pende dalla parte della protezione quando si tratta di raccomandare misure per proteggere la salute. È importante che le persone e le comunità considerino le proprie situazioni e i propri rischi e adottino misure appropriate per proteggere la propria salute.
Pendere dal lato della protezione – esagerando i rischi della trasmissione all’aperto – può sembrare avere pochi aspetti negativi. Ma ha contribuito alla diffusa confusione pubblica su ciò che conta davvero.
Alcuni americani ignorano le elaborate linee guida del CDC e abbandonano le maschere, anche al chiuso, mentre altri continuano a molestare le persone che camminano all’aperto senza maschera.
Nel frattempo, le prove scientifiche puntano a una conclusione molto più semplice del messaggio del CDC: le maschere fanno un’enorme differenza all’interno e raramente contano all’aperto. Le autorità sanitarie britanniche, in particolare, sembrano averlo capito.”
Le maschere all’aperto sembrerebbero essere un sovrappiù, spero generato in buona fede, ma che certo ha alimentato in questi due anni paure collettive, ed un clima di emergenza probabilmente eccessivo.
Se come sembra i contagi all’aperto non sono documentati, l’intera strategia dei lockdown alla quale mi sono sempre opposta, mostra la sua stupida irrilevanza.