Dopo Torino bilancio bocciato anche all’ordine dei medici di Udine: dilaga la rivolta dei medici in tutta Italia.
Sempre più Medici manifestano dubbi e disagi nei confronti dei propri Ordini di appartenenza.
Crea perplessità la linea ufficiale troppo ossequiosa e acriticamente ligia alle decisioni e alle ingerenze della politica sanitaria e del Governo, che in accordo con il CTS impone protocolli prestabiliti lontani dalla Medicina Umanistica e numerosi e babelici Decreti Legge d’eccezione senza possibilità alcuna di dialogo e di confronto.
Dopo Torino, anche l’Ordine dei Medici di Udine si ritrova con un bilancio annuale bocciato con voto contrario di maggioranza.
Stessa sorte sfiorata anche presso l’Ordine dei Medici di Roma e di Venezia.
Durante le assemblee questi Medici coscienziosi prendono coraggiosamente la parola per proporre e condividere con la propria comunità scientifica dubbi e quesiti di grande interesse e gravità: come tutelare l’indipendenza e la responsabilità professionale del medico a fronte di protocolli terapeutici palesemente non efficaci? Perché, di fronte all’evidenza clinica, non si denuncia apertamente l’aumento di morti improvvise, di gravi patologie e di numerosi eventi avversi (peraltro contemplati in autorevoli articoli scientifici e negli stessi documenti delle case produttrici) causati da una vaccinazione indiscriminata e imposta persino ai sanitari (e, come parrebbe, anche agli insegnanti) guariti dalla Covid-19 dopo appena 90 giorni sotto ricatto di sospensione lavorativa? “Cosa sta succedendo?” chiede preoccupata un medico veneziano.
Come negare l’evidenza che i vaccinati sono ugualmente contagiosi?
Cosa rimane del metodo scientifico basato sull’osservazione?
Cosa rimane del codice deontologico del Medico e del Giuramento di Ippocrate?
Davvero l’Ordine difende quei Medici che rispettano e tutelano la vita?