Fermatevi: diciassettesimo giorno di sciopero della fame per Davide Tutino
Diciassettesimo giorno di sciopero della fame (tre tazze al giorno di brodo) per il ripristino dei diritti umani e costituzionali e per aiutare i cosiddetti vaccinatori ad agire in scienza e coscienza. Una lotta che vede altri unirsi a Davide Tutino, al digiuno e alla resistenza nonviolenta, da tutta Italia.
Oggi la protesta dinanzi al Quirinale, sede del Presidente della Repubblica, che ha avallato la strage di diritto come il Re aveva fatto un secolo prima.
Obiettivo di Davide stare fermo di fronte al Palazzo nella lotta nonviolenta chiamata Duran Adam, “l’uomo in piedi”, con una scritta sulla fronte: “FERMATEVI”.
“Nel rispetto delle istituzioni – racconta Davide – mi sono presentato ai nostri fratelli delle forze dell’ordine, prime vittime di queste norme illegittime, ma mi hanno impedito l’accesso alla piazza anche sè questa NON è una manifestazione.
Ho concordato con loro il permesso di transitare per la piazza, senza più la scritta in fronte. Non farò altro, dunque, che girare per la piazza del Quirinale.”
“Lancio anche un appello a tutti i membri della resistenza: non lasciamo mai sola l’onorevole Sara Cunial di fronte a palazzo Montecitorio. Il fatto che le sia impedito di entrare senza green pass non tiene fuori lei, ma l’intero elettorato, l’intero Paese, l’intera Repubblica, fuori da un Parlamento che impone una tessera di fedeltà al governo come condizione per accedere e votare.
La resistenza dei deputati e dei senatori all’interno del Parlamento è la resistenza di tutti noi.
La resistenza di questa deputata all’esterno del Parlamento è la resistenza di tutti noi.
Una sola parola: FERMATEVI”