Finalmente la Covid-19 raccontata dalla scienza sulla base di dati e ricerche scientifiche.
Oltre trenta ricercatori delle università italiane analizzano oltre 450 articoli scientifici per dare vita al primo studio interdisciplinare che racconta la COVID-19 e propone sulla base di dati e ricerche scientifiche possibili soluzioni in alternativa a interventi coercitivi, che al momento sono la sola strada ipotizzata dal governo.
Breve cronostoria
Due anni fa sui balconi si leggeva “Andrà tutto bene”, ma ahimè no, non è andato tutto bene.
A gennaio 2020, un virus denominato SARS-CoV2 (per la somiglianza con il virus che 17 anni prima aveva causato la Sindrome Respiratoria Acuta Grave in Asia) faceva la sua comparsa causando la COronaVIrusDisease-2019 (COVID-19), una malattia infettiva che se non diagnosticata e curata immediatamente può causare la morte del paziente, soprattutto se anziano e con altre co-morbidità. Ai cittadini è chiesto di rimanere chiusi in casa. Il sistema sanitario, già depauperato di risorse da politiche di risparmio negli ultimi trent’anni, è al collasso. Medici, infermieri, farmacisti e tutti i lavoratori della sanità sono allo stremo delle loro forze: sono i nostri eroi. Sui balconi inneggiano le bandiere e si canta l’inno nazionale. Gli italiani sono tutti uniti contro il virus.
A gennaio 2021, solo un anno dopo, erano già disponibili quattro “vaccini” sperimentali su base genetica (delle aziende Pfeizer, Moderna, Johnson&Johnson, Astrazeneca), che vengono somministrati prima agli anziani e ai fragili, e poi imposti ai sanitari, e via via a tutti i sanitari, e poi a tutte le categorie di lavoratori.
Gli italiani si dividono tra chi ci crede e lo vuole obbligatorio per tutti e chi invece ha qualche timore e chiede garanzie sulla sicurezza. Ma non c’è tempo per esitare: chi non si vaccina, marchiato come no-vax, diventa l’untore criminale che causa la morte degli italiani. Poco importa se tra questi che si permettono di dubitare ci sono anche quei medici, infermieri, e sanitari che pochi mesi prima erano stati gli eroi che avevano curato i nostri cari lavorando senza tregua. Adesso, gli “eroi” sono quelli che si vaccinano, perché vaccinandosi proteggono gli altri (così viene detto).
Oggi, a gennaio 2022, l’introduzione di un ‘permesso che concede il diritto alla vita sociale’ (cosiddetto in inglese Green Pass e Super Green Pass) ha lacerato le famiglie, le amicizie, e diviso persino i genitori dai figli.
Lo studio CO-Meta
Trenta e più ricercatori e accademici indipendenti esperti in varie discipline hanno analizzato dati e letteratura scientifica e redatto un corposo documento in cui si affrontano tutti gli aspetti legati alla pandemia COVID-19, dall’epidemiologia, alla diagnosi, ai test di laboratorio, alla terapia, alla composizione dei vaccini e loro benefici e rischi potenziali, e financo agli interessi economici e politici connessi.
Il documento è fruibile gratuitamente al sito CO-Meta.eu.
Si consiglia di leggere per primo l’editoriale che introduce il tema e presenta in modo chiaro e semplice i contenuti e le finalità.
Le finalità dello studio
Il documento si propone di stimolare la discussione sui seguenti punti: (i) se la vaccinazione sia indispensabile come unico ed esclusivo mezzo per contrastare l’epidemia da SARS-CoV2; (ii) se questa debba essere effettuata solo con gli attuali vaccini a mRNA o DNA; (iii) se e quanto questi vaccini in uso siano efficaci; (iv) se e quanto e per chi questi vaccini siano sicuri; (v) se sia opportuno ed efficace vaccinare in questo momento con questi vaccini (non sterilizzanti) rincorrendo le mutazioni cui va incontro il virus; (vi) se sia giustificato vaccinare tutti obbligatoriamente, inclusi i bambini, le donne gravide, i già immunizzati; (vii) se sia scientificamente e eticamente giustificato imporre l’obbligo a “tizio” al fine di proteggere i tanti “caio”; (viii) se non valga la pena investire sulle cure precoci domiciliari per alleggerire la pressione sugli ospedali; (ix) se la vaccinazione debba essere strumento di concessione dei diritti fondamentali della vita di una persona.
A chi è rivolto lo studio
In questo documento, ricco di dati e analisi, e supportato da oltre 450 riferimenti bibliografici, si possono trovare le risposte ai tanti dubbi che assillano i genitori, i giovani, i nonni, le donne gravide sulla efficacia e sicurezza dei vaccini a mRNA o DNA, ed è anche uno strumento utile agli avvocati, ai giuristi e ai decisori politici. L’auspicio è che questo documento venga letto anche e soprattutto dai membri del Comitato Tecnico Scientifico che suggeriscono le politiche sanitarie al governo.
A distanza di quasi un anno dall’utilizzo di questi vaccini disponiamo di dati sulla efficacia e sicurezza che non possono e non devono essere ignorati, e pertanto vaccinarsi con questi vaccini deve essere una scelta che il singolo prende liberamente per la protezione propria, e non per costrizione in modo surrettizio.
Proprio in quanto strumento potenzialmente utile, gli Autori di questo documento invitano con dati alla mano a valutare l’efficacia e la sicurezza dei vaccini attualmente in uso, con attenzione all’effettivo rapporto beneficio/rischio per le varie categorie di persone, soprattutto a fronte della necessità di ripetere le somministrazioni enne volte e ad un numero elevato di soggetti altrimenti sani.
(Tratto dall’editoriale di Rico Dorisio, ricercatore indipendente, consulente e divulgatore medico-scientifico; l’Autore dichiara di non avere alcun Conflitto di Interesse)