Francesca Donato Candidato Sindaco di Palermo: il programma
Un programma per l’amministrazione di una grande città non è altro che un percorso che deve condurre verso un traguardo che non esiste ancora, ma che si potrà realizzare se l’iter immaginato è corretto, virtuoso e concretamente percorribile.
Il Mahatma Gandhi ci ha insegnato che “mezzi e fini sono termini convertibili“, poiché non esistono scorciatoie immorali o mezzi iniqui per raggiungere un fine nobile e giusto.
Il mio fine, come quello di tutti noi, è quello di rendere Palermo una città con servizi e infrastrutture all’altezza delle principali città europee. È garantire a tutti la possibilità di vivere in maniera dignitosa e serena in uno dei luoghi più belli e ricchi di storia, cultura e natura d’Italia.
È quello di rendere semplice lavorare per chi fa impresa o esercita una professione, e di offrire un contesto stimolante e produttivo per chi studia, fa ricerca, crea opere d’arte.
È quello di dare ad ogni bambino, ad ogni ragazzo la possibilità di crescere e formarsi per costruire il proprio futuro, accedendo all’istruzione ed alla formazione necessarie per poter trovare poi lavoro secondo le proprie capacità ed inclinazioni.
Palermo è una città complessa, a tratti molto difficile. Ma la sua ricchezza e potenzialità inespresse sono immense. Fare i conti con le sue contraddizioni, risolvere problemi atavici, valorizzando le sue strardinarie risorse è una sfida ambiziosa e ardua per qualsiasi candidato sindaco. Ma se questa sfida viene raccolta non da un solo individuo, che si pone su di un piedistallo rispetto ai suoi cittadini, ma da un’intera comunità che si aggrega intorno ad un progetto condiviso, partecipato e di reale cambiamento, anche questa sfida può essere affrontata e vinta.
Per poter crescere ed evolversi, una comunità deve avere un orizzonte chiaro a cui tendere ed una guida che dà fiducia e sicurezza rispetto alla coerenza del lavoro che verrà svolto rispetto agli obiettivi prefissati.
Chi vota e chi si propone per il voto trascura sempre più spesso questo aspetto. Si presenta un bel programma con grandiosi obiettivi, senza coinvolgere i cittadini nel percorso e senza preoccuparsi di rendersi credibili, dimostrando di non voler più prestare il fianco a vetuste e deleterie dinamiche clientelari.
Credo che la crisi della politica, oggi, sia determinata non solo dalla mancanza di una visione chiara del Paese che si vuole costruire, ma anche dall’incapacità di coinvolgere attivamente la cittadinanza in questo cammino.
Per rilanciare una città come Palermo, certamente non bastano i cinque anni di una sindacatura. Un progetto serio per rinnovarla e renderla ciò che può essere, richiede un tempo più lungo, ma già in un quinquennio, lavorando bene, si possono mettere le basi di uno sviluppo di lungo periodo.
Palermo domani può trasformarsi in una città europea nel senso più ampio del termine, se le istituzioni regionali e nazionali collaboreranno al raggiungimento di tale obiettivo. Pertanto, dovrà disporre di un sistema di collegamenti nazionali ed internazionali adeguato, nonché di servizi ed infrastrutture all’altezza del suo ruolo ed in linea con le principali città occidentali e moderne.
Può diventare la cerniera tra Europa e Africa e uno snodo commerciale e culturale essenziale nel Mediterraneo. La sola posizione di Palermo è perfetta per favorirne la vivacità culturale ed economica, facendone una città nella quale non solo si possa vivere bene, ma anche investire, fare ricerca, curarsi e studiare, oltre naturalmente a divertirsi e fare turismo.
Palermo può diventare un punto di riferimento per la qualità della vita, il calore degli abitanti, le occasioni di studio e di lavoro. Per fare questo, il futuro sindaco dovrà saper valorizzare i suoi talenti, trattenendo i suoi giovani, ridando a quanti erano andati via la motivazione per tornare. Dovrà saper riprendere i contatti con le tante comunità di emigrati palermitani nel mondo, restituendo alla città il suo antico ruolo di centro di incontro e scambio culturale e commerciale.
A Palermo servirà porre arte, storia, impresa, innovazione e ricerca in connessione fra loro e con altre città importanti in Italia ed all’estero, affinché questi settori interagiscano e producano valore.
Tutto questo può scaturire soltanto dal lavoro di un’amministrazione formata da persone altamente competenti e fortemente motivate, che mantenga sempre aperto e trasparente il dialogo con i cittadini, di un Sindaco che si ponga al servizio della città facendo sì che le energie e le intelligenze dei suoi abitanti siano libere di agire e produrre, oltre i recinti di classe e di appartenenza.
Questa Palermo è il traguardo possibile di una comunità cittadina che ha riscoperto l’orgoglio della propria identità e la gioia di camminare insieme.
Francesca Donato
Candidato Sindaco di Palermo
Consulta qui il programma: Francesca Donato Sindaco di Palermo – Programma Amministrative 2022-2027