La conferma di Pfizer: il “vaccino” Comirnaty contiene ALC-0315: sostanza ritenuta cancerogena.
La conferma di Pfizer: il “vaccino” Comirnaty contiene ALC-0315, sostanza ritenuta cancerogena. Una esperta di sicurezza sul lavoro e di rischio chimico ha effettuato queste valutazioni a partire dai documenti resi pubblici dalla stessa Pfizer.
Il punto di vista è molto interessante perchè proviene da un professionista che si occupa di sicurezza sul lavoro e rischio chimico e che guarda pertanto la vicenda in modo tecnico e documentale.
Le schede di sicurezza dei prodotti chimici
“Per effettuare la valutazione del rischio chimico devo consultare le schede di sicurezza dei prodotti chimici utilizzati dai lavoratori. Specifico che la scheda di sicurezza SDS (Safety Data Sheet) è un documento che riporta le informazioni che devono accompagnare i prodotti chimici lungo tutta la catena di approvvigionamento: dal produttore o importatore del prodotto fino all’utilizzatore finale. Tale documento contiene in particolare tutte le informazioni sulle proprietà fisico–chimiche, tossicologiche e di pericolo necessarie per un corretto e sicuro utilizzo delle sostanze e miscele.”
La scheda di sicurezza del Comirnaty
“Quindi per mia curiosità ho ricercato ed analizzato la scheda di sicurezza del vaccino Comirnaty della Pfizer-BioNTech. Come si evince dalla sezione 2 il prodotto viene classificato come non pericoloso.
Nella sezione 3 vengono riportati tutti i componenti e per ogni componente dovrebbe essere riportata la rispettiva classificazione di pericolo secondo il Regolamento CE 1272/2008 (CLP). Nella colonna riferita alla classificazione di pericolo viene riportato come componente pericoloso solo il potassio cloruro classificato come H303 Acute Tox 5 (che significa può essere nocivo in caso di ingestione), mentre per tutti gli altri componenti del vaccino viene indicata la frase “no data available”(tradotto in “nessun dato disponibile”).”
“Questa comune indicazione riportata per tutti i componenti del vaccino mi è apparsa subito strana cosicchè ho ricercato le schede di sicurezza dei componenti stessi ed ho reperito la scheda dell’eccipiente.”
La scheda di sicurezza di ALC-0315
“Innanzitutto vi segnalo che nella sezione 1 della scheda di sicurezza ALC-0315 in “applicazione della sostanza” viene riportato dal produttore stesso che il prodotto è ad uso di ricerca, non per uso diagnostico o terapeutico umano o animale.”
“Ma la caratteristica più importante del prodotto viene riportata nella sezione 2 “identificazione dei rischi”, infatti viene classificato come pericoloso, in particolare come Carc. 1A, ossia “può provocare il cancro”.”
“Come mai questa classificazione dell’eccipiente ALC 0315 non è stata riportata nella scheda di sicurezza del vaccino Comirnaty? In particolare nella sezione 3 nella colonna che dovrebbe riportare la classificazione di pericolo secondo il Regolamento CE 1272/2008 (CLP).
L’eccipiente ALC 0315 è un lipide sintetico che ingloba il principio attivo, quindi ha un ruolo molto importante nel vaccino. Ma se risulta pericoloso, perché non viene segnalato?”
L’autorizzazione del “vaccino” Comirnaty
“Studiando l’autorizzazione del vaccino Comirnaty vi segnalo quanto segue:
A pag 2 “posologia e modo di somministrazione” viene scritto:
Non sono disponibili dati sull’intercambiabilità di Comirnaty con altri vaccini contro COVID-19 per completare il ciclo di vaccinazione. I soggetti che hanno ricevuto 1 dose di Comirnaty devono ricevere una seconda dose di Comirnaty per completare il ciclo di vaccinazione”.
“Ma allora mi chiedo come mai negli hub si proceda mescolando le varie tipologie di “vaccini, ignorando le stesse segnalazioni del produttore”? E come mai la strategia vaccinale non tiene conto di questa indicazione ed addirittura già da giugno viene promossa l’intercambiabilità tra i “vaccini”?
A pag. 9 “genotossicità/Potenziale cancerogeno” viene scritto:
“Non sono stati condotti studi di genotossicità o sul potenziale cancerogeno.”
Dunque si ritiene che i componenti del vaccino (lipidi e mRNA) non presentino alcun potenziale genotossico. Viene dunque ingnorato in assenza di studi specifici quanto riportato nella scheda di sicurezza ALC-0315 classificato Carc. 1A, come spiegato sopra.
A Pag. 10 al punto 6.1 si ritrovano gli eccipienti del vaccino tra cui proprio ALC-0315, quindi si conferma la sua presenza, come riportato nella scheda di sicurezza.
A pag. 17 “Condizioni o limitazioni di fornitura e utilizzo” viene scritto:
“Medicinale soggetto a prescrizione medica”.
La questione della prescrizione medica è già stata stata attenzionata dall’avvocato Renate Holzeisen anche in sede legale. Resta inspiegabile questa contraddizione, ovvero che negli hub vaccinali non richiedono la prescrizione medica ed addirittura si chiede al paziente di assumersi in proprio ogni responsabilità. Dovrebbe essere il medico di famiglia che dopo accertamenti diagnostici accurati che valuta la necessità del vaccino e quindi prescriverlo.
La presenza di elementi riconosciuti tossici e cancerogeni non è comunque compatibile con la somministrazione coatta.
AGGIORNAMENTI: Il nostro articolo è stato contestato da Repubblica, qui la nostra risposta.