Integratori efficaci contro il Covid-19: Melatonina, vitamina C, vitamina D. Lo dimostra un gruppo di ricerca di Palermo
Uno studio realizzato dal gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Salvatore Corrao (componente del comitato tecnico scientifico della Regione Siciliana e direttore della UOC di medicina interna e del dipartimento di Medicina Clinica dell’ARNAS Civico di Palermo), ha dimostrato l’efficacia antinfiammatoria di integratori come vitamina D, C, melatonina e zinco nella cura del Covid-19.
Mi associo al suo invito affinché questi integratori affianchino in modo strutturale le terapie oggi in uso contro il Covid-19. A seguire, l’abstract dello studio, pubblicato sulla rivista internazionale “Nutrients”.
Esistono prove per attenuare la risposta infiammatoria mediante l’integrazione nutraceutica durante la pandemia COVID-19?
Una “overview” delle revisioni sistematiche su vitamina D, vitamina C, melatonina e zinco.
È passato più di un anno da quando la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) dovuta alla sindrome respiratoria acuta grave (SARS) – CoV-2 è stata descritta per la prima volta a Wuhan (Cina), evolvendosi rapidamente in una pandemia.
Questa malattia infettiva è diventata la principale sfida per la salute pubblica nel mondo. Purtroppo ad oggi non esistono antivirali specifici di provata efficacia per COVID-19 e nonostante siano disponibili i vaccini il tasso di mortalità non sta scendendo. Una delle strategie terapeutiche di COVID-19 è stata focalizzata sulla prevenzione delle infezioni e sulle misure di controllo. A questo proposito, l’uso di supporti nutraceutici può giocare un ruolo per quanto riguarda alcuni aspetti dell’infezione, in particolare lo stato infiammatorio e la funzione del sistema immunitario dei pazienti, rappresentando così una strategia per controllare gli esiti peggiori di questa pandemia.
Per questo motivo, abbiamo eseguito una “overview” che include meta-analisi e revisioni sistematiche per valutare l’associazione tra melatonina, vitamina C, vitamina D, integrazione di zinco e marcatori infiammatori utilizzando tre database come MEDLINE, PubMed Central e Cochrane Library of Systematic Reviews . Secondo le prove disponibili, l’assunzione di 50000 UI / mese di vitamina D ha mostrato di ridurre efficacemente la Proteina C Reattiva (PCR) in diverse popolazioni di pazienti. Da 1 a 2 grammi al giorno di vitamina C hanno dimostrato efficacia sia sulla PCR che sulla funzione endoteliale, così come un dosaggio di melatonina compreso tra 5 mg e 25 / giorno ha mostrato una buona evidenza di efficacia su PCR, TNF-alfa e IL-6. Una dose di 50 mg / giorno di integrazione di zinco elementare ha mostrato risultati positivi sulla PCR. Sulla base dei dati riportati in questa revisione, il sistema sanitario pubblico potrebbe considerare se sia possibile integrare le attuali misure preventive attraverso il supporto nutraceutico su larga scala.
Il gruppo di ricerca dell’Ospedale Civico di Palermo coordinato dal Prof. Corrao è così costituito:
⁃ Salvatore Corrao, internista, direttore della UOC di medicina interna e del dipartimento di Medicina Clinica (ARNAS Civico di Palermo)
⁃ Raffaella Mallaci Bocchio, nutrizionista
⁃ Marika Lo Monaco, infermiera
⁃ Giuseppe Natoli, biostatistico
⁃ Christiano Argano, internista
e con la collaborazione di altri due medici: Attilio Cavezzi ed Emidio Troiani, rispettivamente dell’Eurocenter Venalinfa di San Benedetto del Tronto, e della Unità di cure primarie di San Marino