L’assessore Razza comunichi i dati dei ricoveri in Sicilia: la zona arancione avrà ulteriori gravi conseguenze
L’irresponsabilità e l’insipienza del governo regionale sta emergendo in ogni contesto. Ѐ stato tardivo ed incompleto l’intervento del Presidente che consente ai Siciliani non muniti di “supergreenpass” di raggiungere la penisola soltanto attraverso il traghetto che attraversa lo Stretto di Messina. Il nostro governo regionale si adegua adesso in silenzio a vedere la nostra Regione diventare zona arancione, il che avrà ulteriori nefaste conseguenze sulla già drammatica situazione economica siciliana.
Occorre contrastare questa inerzia e questa costante genuflessione della Presidenza della Regione ai provvedimenti del governo nazionale. Intendo farlo dati alla mano: non credo alla narrativa del governo regionale, relativamente alle percentuali di ricoverati negli ospedali nei reparti Covid ordinari o di terapia intensiva. Sull’opacità dei dati forniti dal governo a livello nazionale, già diversi autorevoli commentatori hanno avanzato forti critiche nei giorni scorsi.
Rispetto agli ospedali siciliani, ho inviato la scorsa settimana, nell’esercizio del mio potere ispettivo di Europarlamentare, una richiesta formale all’assessore alla sanità Ruggero Razza di accesso ai dati seguenti:
Le mie richieste
– dati disaggregati delle ultime 4 settimane relativi ai ricoveri nei reparti Covid ordinari, di terapia sub-intensiva e di terapia intensiva, suddivisi per pazienti non vaccinati; vaccinati con 1 dose; vaccinati con 2 dosi; vaccinati con 3 dosi;
– percentuale di occupazione, in data odierna, dei reparti di T.I. Covid in tutte le strutture ospedaliere della Regione e rispettiva percentuale di sopravvivenza dei ricoverati;
– individuazione dei responsabili della raccolta dati e della loro trasmissione nelle strutture ospedaliere, con indicazione dei dati anagrafici e della qualifica.
(vedi qui la lettera all’assessore Razza).
Non ho ad oggi ancora ricevuto alcuna risposta.
Ovviamente non intendo attendere oltre in silenzio mentre milioni di Siciliani sono privati delle loro libertà e sottoposti ad inaccettabili ed inique restrizioni, segregazioni ed angherie, sulla base di dati non chiari e precisi.
In assenza di risposte esaustive nei prossimi giorni, sarò costretta a denunziare i comportamenti reticenti dell’Assessorato presso le autorità competenti.