Lockdown: non è valsa la pena
Lockdown: non è valsa la pena
È il titolo dell’editoriale pubblicato dal Wall Street Journal che in due articoli di commento, nell’ultimo mese, ha analizzato gli effetti prodotti dalle restrizioni. I muri solidi issati a sostegno del lockdown non sembrano più reggere.
Il dato è chiaro: i lockdown non sono efficaci per bloccare i contagi. L’esempio della Spagna è emblematico: se guardiamo al numero delle vittime: in Italia basta un giorno per registrare quelle che la Spagna conta in un’intera settimana. Eppure a Madrid alberghi, ristoranti, e altre attività non hanno subito alcuna restrizione, se non il limite orario delle 23.00. Isabel Diaz Ayuso, Presidente della Comunità autonoma di Madrid, per non distruggere l’economia e al contempo non pregiudicare la salute, ha condotto una dura battaglia: ha mantenuto rigide misure relative allo spostamento al di fuori della comunità, ma si è impegnata a non chiudere mai le attività economiche.
Risultato: i consumi di febbraio nella comunità di Madrid hanno registrato un calo solo del 1.5 % rispetto allo stesso mese del 2020. Un miracolo in confronto alla media nazionale del -9,4%. Ci si aspetterebbe, dunque, un’ecatombe sul fronte della salute ed invece l’andamento dei casi di contagio, al 9 aprile, nella comunità di Madrid è leggermente sovrapponibile a quello delle altre regioni.
A nessun governo conviene rendere noto gli effetti del lockdown
I lockdown, come ormai sostengono sempre più fonti autorevoli, hanno avuto modesti effetti sul contenimento dell’epidemia ed enormi disastrosi effetti sull’economia e sulla vita delle persone. Dopo un anno di vessazione, ciò è ormai chiaro ai governanti che hanno imposto regimi di restrizioni. Ma non conviene a nessuno rendere noto questo risultato. Fra qualche anno, forse, saremo pronti a riconoscere che abbiamo affrontato nel peggiore delle modi il Covid-19.
Gli effetti saranno ben visibili per le giovani generazioni di oggi, private della socialità, dell’istruzione, dell’attività fisica. A loro e toccherà confrontarsi con gli strascichi disastrosi dell’economia piegata da queste infauste scelte di chiudere senza criterio scientifico né logico.