Nell’era post vaccino un’impennata di aborti spontanei
Non sarà forse un caso che tra il 2021 ed il 2022 si registra una vera e propria impennata di aborti spontanei.
I dati sono stati diffusi da VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) istituito nel 1990 allo scopo di individuare eventuali reazioni avverse talmente rare da non apparire all’interno dei test clinici.
Nel caso in specie però non si tratta affatto di reazioni avverse rare ma di un dato abnorme che salta subito all’occhio se si guarda il grafico riportato da VAERS. Nel 2021 si registrano ben 3.672 aborti spontanei, nel 2022 il numero si abbassa a 1668 ma nel 2020 il numero riportato da VAERS era di 66. Un valore, quest’ultimo, che comunque attestava una media costante negli anni che vanno dal 1991 al 202. A onor del vero va rilevato che tra il 2008 ed il 2010 si contarono più di 200 aborti spontanei all’anno. Questo dato non può però confrontarsi con quello che si registra a partire dal 2021 e che VAERS definisce come “segnalazioni di aborto spontaneo post vaccino covid”. C’è da dire che il numero comunque enorme del 2022 non è definitivo perché il grafico riporta le segnalazioni ai primi di novembre, quando quindi mancano ancora due mesi a che l’anno si concluda.
C’è di più. VAERS riporta anche un altro dato quello sulle segnalazioni dei disturbi mestruali nonché delle emorragie. Ancora una volta a partire dal 2021 si registra una preoccupante e poco coincidente impennata. Nel 2021 si segnalano 27.825 casi contro i 63 dell’anno precedente. Nel 2022, ad anno comunque non ancora finito, si registrano 14.895 casi di disturbi mestruali.
Per valutare i dati completi riportati da VAERS rimando a questo link