Ordine dei Medici di Torino: no al bilancio, sì alla Medicina Umanistica. Nessuno scontro in assemblea.
L’11 Aprile 2022 si è svolta l’assemblea dell’Ordine dei Medici di Torino per valutare e approvare, come di consueto, il bilancio annuale. Quest’anno, tuttavia, la maggioranza dei medici presenti ha espresso voto contrario determinando la bocciatura della suddetta proposta.
Nessuna “tensione” e nessuno “scontro”, come falsamente dichiarato dal Corriere della Sera. E soprattutto non si è resa necessaria alcuna chiamata alla polizia, che era sì presente ancor prima dell’inizio della riunione, ma è rimasta semplicemente a disposizione senza alcuna ragione di intervenire.
L’assemblea, infatti, si è svolta serenamente ed è stata occasione improrogabile per discutere alcune urgenti tematiche sulla figura del medico, sempre più condizionato e schiacciato dai protocolli della politica sanitaria, la quale sembra ormai non tener conto del codice deontologico del medico e della sua indipendenza e responsabilità professionale.
Il voto a maggioranza contrario non è stato dunque un atto di rimostranza né uno strumento di ostruzionismo pretestuoso. Piuttosto è stato espressione di un disagio e di una preoccupazione per la perdita di centralità della figura del medico e per i mancati investimenti sulla medicina territoriale, a vantaggio della tecnologia (sopratutto transizione digitale e telemedicina) e della politica economico-sanitaria (come del tutto evidente anche dalla distibuzione degli investimenti nel pnrr).
Attraverso un pacato dialogo, è stato evidenziato come si stia perdendo la dimensione umanistica della Medicina, che dovrebbe essere più vicina e veramente al servizio del paziente, bisognoso anzitutto del rapporto umano con il proprio medico di fiducia.
Bisogna dunque difendere la professionalità del medico, rivendicare la sua capacità, in scienza e coscienza, di valutare il paziente: il politico non può prendere il posto del medico, né l’Ordine dovrebbe ridursi ad eseguire meccanicamente dei provvedimenti di sospensione, né dovrebbe lasciarsi estromettere dal CTS nella gestione di un evento pandemico. Durante la riunione, pertanto, è stata portata all’attenzione della Presidenza dell’Ordine la questione urgente del codice deontologico del medico, la cui indipendenza è garantita da un sacro giuramento. Dunque, si è fatto appello alla necessità di recuperare lo spirito di dialogo e di solidarietà fra gli stessi medici, che confidano nel responsabile supporto dell’Ordine.