Perchè non si devono Vaccinare i bambini. Lo sostengono anche i sanitari

31 Mag 2021|Covid-19|

Perchè non si devono vaccinare i bambini. Lo sostengono anche i sanitari

Ci sono numerose e rigorose considerazioni scientifiche per opporsi alla sommistrazione dei vaccini sui bambini.  Scienziati, ricercatori e sanitari – che nulla hanno a che vedere con i no-vax – lo chiedono a gran voce esponendo numerosi studi.

Assenza dei presupposti per concedere l’autorizzazione all’uso in emergenza nei bambini

A differenza degli adulti, la probabilità che i bambini vadano incontro a quadri clinici gravi o a morte a causa della COVID-19 è molto bassa e pertanto non sussistono i presupposti per concedere l’autorizzazione all’uso di emergenza.

La rarità di quadri clinici gravi e la scarsa conoscenza su potenziali eventi avversi a medio e lungo termine, i criteri per l’uso di emergenza dei vaccini COVID-19 in tutti i bambini non appaiono essere soddisfatti. Potrebbero avere un senso solo per quei bambini ad alto rischio di sviluppare gravi complicazioni dovute all’infezione.

Protezione

Il rapporto costi-benefici di qualsiasi campagna di vaccinazione dipende dal peso della malattia nella popolazione bersaglio e dalle risorse disponibili. La gravità della Covid-19 nei bambini sotto i 12 anni è simile a quella dell’influenza. Vaccinare i bambini non rappresenta una priorità neanche nei paesi ad alto reddito. Anche le nuove varianti sembrano determinare quadri clinici lievi tra i bambini. La vaccinazione mirata ai bambini vulnerabili dovrebbe essere una priorità nella ricerca.

Trasmissioni

Bambini e adolescenti hanno più contatti sociali rispetto agli anziani e immunizzarli potrebbe far circolare meno il virus e proteggere anziani e fragili. I bambini però sono meno suscettibili degli adulti all’infezione e alla trasmissione. Paesi che hanno tenuto aperte le scuole primarie, come la Norvegia, mostrano il ruolo limitato dei bambini nel sostenere le trasmissioni. I vaccini riducono ma non azzerano la trasmissione dell’infezione (con alcune varianti in Israele è stato documentato persino l’opposto), hanno durata sconosciuta ed efficacia ridotta su alcune delle varianti sinora emerse, ad oggi non è stata stabilita la necessità e la frequenza di dosi di richiamo.

Conseguenze

Sfortunatamente, se la circolazione del virus diminuisce, aumenta l’età dell’infezione primaria, e poiché l’età è direttamente associata alla patogenicità, vaccinare i bambini porterebbe probabilmente meno infezioni, ma di maggior gravità e letalità.

L’appello dei sanitari per una moratoria sulla vaccinazione ai bambini

Oltre mille sanitari hanno aderito alla moratoria promossa dalle associazioni della Rete Sostenibilità e Salute in cui si chiede la moratoria. L’appello è stato firmato da medici e operatori sanitari impegnati sul campo. È una lettera che fa seguito a quella dei 93 medici israeliani e a una seconda in Regno Unito, firmata da 40 ricercatori inglesi, con il medesimo intento.

Tra i primi firmatari dell’appello Eduardo Missoni, docente di Global Health all’Università Bocconi, medico e specialista in malattie tropicali con una lunga esperienza nella somministrazione dei vaccini.

 

(leggi anche Le dichiarazioni di Lo Palco)

Condividi su

Potrebbe anche interessarti