Ragusa: intervenire sulle infrastrutture e puntare sui fondi europei

2 Apr 2021|Sicilia e Sardegna|
Ragusa

 Intervenire sulle infrastrutture e puntare sui fondi europei in Provincia di Ragusa, resoconto della mia ultima visita.

Ragusa ha un grande pregio, quello di saper interpretare le dinamiche economiche e di sapersi adeguare velocemente ai cambiamenti. Il ragusano ha saputo organizzare modelli di sviluppo peculiari che le ha consentito per anni di avere un tasso di disoccupazione tra i più bassi in Italia. In questa provincia, oggi, si trova uno dei mercati ortofrutticoli più grandi del paese.  Sicuramente è il più importante per la vendita dei prodotti all’ingrosso esportati nei mercati nazionali e internazionali. Il tallone d’achille è rappresentato dalle infrastrutture, se fosse risolto l’isolamento geografico le potenzialità sarebbero smisurate.

In visita a Ragusa e Comiso e sono stata ricevuta dai primi cittadini Peppe Cassi e Maria Rita Schembari.

Puntare sul ragusano ai finanziamenti europei

Al sindaco di Ragusa Peppe Cassi ho esposto il progetto di Sportello Europa Sicilia e Sardegna, il portale web cui ho dato vita in grado di poter dare informazioni aggiornate e di guidare chi volesse accedere ai fondi europei. Ho messo a disposizione del sindaco lo staff della segreteria di Palermo. Il team è formato da personale preparato appositamente per guidare nella difficile e peculiare presentazione di progetti che mirino ai bandi europei.

Il nodo trasporti per il sindaco di Comiso

«Il nostro territorio – ha spiegato il sindaco Schembari per la città di Comiso – è caratterizzato da un artigianato di altissima qualità, dalla lavorazione e commercializzazione della pietra e del marmo e dalla piccola industria, nonché dall’agricoltura. Queste attività, storicamente, sono state penalizzate dall’isolamento geografico. Abbiamo attutito l’isolamento con la realizzazione dell’aeroporto nato a scopo militare, negli anni trenta del Novecento, e ricovertito a scopi civili. Oggi abbiamo un modernissimo aeroporto. Rappresenta un formidabile volano per tutto il territorio del Sud-est della Sicilia, sinergico con quello di Catania. Ma il futuro dell’infrastruttua è legato ai voli di continuità e allo sviluppo del progetto Cargo. Su quest’ultimo progetto ci siamo scommessi.

Il nodo trasporti, però, non si ferma all’aeroporto ma investe anche il raddoppio della Ragusa-Catania per quanto riguarda il gommato e l’ammodernamento della rete ferroviaria. Non è concepibile oggi che un treno che parte dalla provincia di Ragusa impieghi circa cinque ore per arrivare a Catania penalizzando fortemente sia il turismo che il commercio».

Strategico l’incremento dell’attività dell’aeroporto di Comiso

In visita allo scalo di Comiso ho avuto modo di confrontarmi con il presidente di Soaco Spa (la società di gestione dell’aeroporto di comiso) Giuseppe Mistretta. Quest’ultimo ha rilevato la perfetta unione d’intenti tra Comune e Soaco Spa per sviluppare il progetto Cargo.

«È  strategico per incrementare l’attività dell’aeroporto di Comiso – ha dichiarato -. Siamo impegnati in un approfondito studio per capire la qualità e la quantità di merci che possono partire da Comiso. Inoltre, con l’efficienza dell’aeroscalo, si tratta di continuare ad assicurare il diritto alla mobilità a una comunità ampia, che va ben oltre i soli confini della provincia di Ragusa».

Mi farò portavoce con il Presidente Musumeci delle esigenze del territorio di Ragusa

Non c’è dubbio che il traffico Cargo può essere il fulcro di una nuova prospettiva di espansione economica. Peraltro è una prospettiva aderente alla volontà di rilancio della compagnia di bandiera che si accinge a scommettere proprio sul trasporto della merci.

Per la Sicilia, e in particolare Comiso e il bacino che ruota attorno all’aeroporto, l’infrastruttura rappresenta uno strumento importantissimo da integrare con le altre vie di collegamento, sia ferroviario sia gommato. Quest’ultime sono essenziali per favorire flussi turistici per chi da Catania voglia spingersi a conoscere le bellezze del Ragusano. Incontrerò il presidente Nello Musumeci perché tenga conto e inserisca questo bacino in un organico progetto complessivo, già in itinere, in modo da rispondere positivamente alle giuste aspettative di questo bellissimo territorio

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