Pisa, ancora un grave caso di discriminazione: restituiamo la vita ai nostri giovani
Qualche giorno fa è saltata alle cronache la storia di una studentessa di Pisa. Tirocinante presso l’ospedale Santa Chiata è stata denunciata per interruzione di servizio in quanto sprovvista del green pass rafforzato.
Dipinta come un mostro, in realtà la studentessa ha chiesto la corretta applicazione dei provvedimenti che fino al 15 febbraio l’autorizzano a frequentare l’ospedale con il green pass base. Peraltro tamponata è, dal momento che ormai sappiamo che il vaccino non è sterilizzante, potenzialmente molto meno pericolosa di qualunque vaccinato.
Grave anche che le forze dell’ordine siano intervenute solo alla chiamata del medico e non alla richiesta di aiuto della ragazza.
La studentessa ha scritto una lettera dettagliata nella quale racconta l’accaduto.
Fa preciso riferimento ai suoi diritti come riconosciuti dalla normativa vigente: “La normativa di riferimento per gli Studenti Universitari è il DL 111/2021 che obbliga al possesso ed esibizione della Certificazione Verde con controllo a campione. Ad oggi non c’è a carico degli Studenti Universitari alcun obbligo né di possedere ed esibire Certificazione Verde “rafforzata” né di vaccinazione che infatti è stata introdotta dal legislatore con l’INTEGRAZIONE DELLA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DL 172/2021 art. 1 comma 1bis pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 25.01.2022”
La vicenda mostra in modo chiaro un grave precipitare degli eventi nel nostro paese, nel quale strumenti già di per se incostituzionali, sono usati in modo arbitrario da chi si trova in una posizione di potere.
Abbiamo sentito la studentessa che intende procedere per via legale sull’accaduto. La denuncia della studentessa (che mantiene l’anonimato per cautela) è importante. Chiunque venga impedito di svolgere la propria attività o subisca limitazioni ai propri diritti deve ricorrere alla giustizia. Ricordando che basta una piccola incrinatura e queste mura di discriminazione e violenza sono destinate a crollare.
Massima solidarietà alla giovane ed a tutti i ragazzi (abbiamo purtroppo costanti notizie di giovani esclusi da sport, studio, vita sociale) in questa fase storica privati del proprio presente e del proprio futuro.
a cura della redazione