Siamo tutti uguali: inviamo un esposto per denunciare le gravi parole del medico di Palermo.

8 Feb 2022|Libertà e diritti|

Siamo tutti uguali: inviamo un esposto per denunciare le gravi parole del medico di Palermo. Perchè certe cose non debbano mai più accadere.

Ieri ho denunciato che sul profilo di un medico di Palermo erano riportate parole gravi, che non fanno onore né alla professione medica, né all’appartenenza la genere umano.

Il dottore in questione ha preso distanza da quelle orribili parole sostenendo che il suo profilo è stato hackerato.
Personalmente non gli credo, mi sono pervenuti peraltro altri screen shot di messaggi parimenti gravi.

Sarò comunque lieta di porgergli le mie scuse qualora mi sbagliassi. La mia condanna non è personale ma verso un clima di odio ed insofferenza che gonfia nel paese e contro il quale occorre agire prima che sia troppo tardi.
Ritengo che comunque il dottore abbia il diritto di difendersi, ed anche il dovere di farlo, perché parole come quelle se come afferma non gli appartengono, in ragione del suo ruolo pubblico, siano poste distanti da lui. Se invece gli appartengono le istituzioni dimostrino di sapere e volere intervenire.

Invito il dottore a denunciare alla polizia postale l’avvenuto hackeraggio. Il semplice atto di una denuncia sarà una dimostrazione di buona fede e io stessa sarò felice di darne notizia.

Ho provveduto comunque ad inviare questo esposto, predisposto dal prof. Gandolfo Dominici, e vi invito a farlo anche voi.
Non possiamo consentire che parole cosi gravi restino senza una formale opposizione da parte di noi cittadini e delle istituzione preposte.

Qui trovi il modello da firmare ed inviare agli organi preposti. Ho inserito anche la mia mail: donatoperlacostituzione (a) gmail.com. In modo da tenere il conto di quante mail saranno state inviate.

Qui l’esposto scaricabile in formato word.

 

Qui il testo dell’esposto

Palermo,  07 Febbraio 2022.

 

Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

 di Palermo;

segreteria.pa@pec.omceo.it

Procura della Repubblica di Palermo:

procura.palermo@giustizia.it

 

Prefettura di Palermo:

prefettura.prefpa@pec.interno.it

p. c. donatoperlacostituzione@gmail.com

 

 

Oggetto: Esposto condotta  Dott. Fausto Di Marco riguardante esternazioni a mezzo social.

Giunge notizia allo scrivente che il Dott. Fausto Di Marco, Iscritto al’Ordine dei Medici di Palermo (28/02/1984 – Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di PALERMO – Ordine della Provincia di PALERMO n. 0000008636) abbia scritto sul social network Linkedin le seguenti affermazioni (riportate anche dalla stampa:

https://www.palermotoday.it/cronaca/frase-medico-palermitano-campi-concentramento-no-vax.html – in allegato lo screenshot):

Solo un animale può pubblicare certi manifesti. Ti dico di più io discrimino e non sono lo stesso di un novax, di uno che non si vaccina mettendo a repentaglio la salute degli immunodepressi. Aggiungo che se ne avessi la possibilità e l’autorità mi prodigherei per creare per i no vax dei campi di concentramento dove avrebbero l’occasione di vivere indisturbati, contagiarsi tra di loro serenamente senza rompere i cabbasisi a chi vuole la libertà di vivere serenamente osservando le regole. Se poi si comportano bene e non fanno i capricci creerei per loro anche dei forni per “tenerli al calduccio”

Si ritiene che le esternazioni ivi rese siano meritevoli di attenzione da parte del Vostro Ufficio, a cui si trasmettono per opportuna conoscenza ed i seguiti di competenza.

Nello specifico, si ravvisano violazioni delle seguenti regole deontologiche; Art. 5 Esercizio dell’attività̀ professionale, Comma I “Il medico nell’esercizio della professione deve attenersi alle conoscenze scientifiche e ispirarsi ai valori etici fondamentali, assumendo come principio il rispetto della vita, della salute fisica e psichica, della libertà e della dignità della persona; non deve soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura.”

Articolo 17 Rispetto dei diritti del cittadino “il medico nel rapporto con il cittadino deve improntare la propria attività professionale al rispetto dei diritti fondamentali della persona”.

In una intervista rilasciata alla Stampa il dott. Di Marco dichiara giustificandosi che il suo profilo è stato hackerato (https://livesicilia.it/covid-no-vax-frase-choc-medico/)  pertanto dell’accaduto si porta anche a conoscenza la Procura della Repubblica di Palermo per le opportune valutazioni del caso sulle ipotesi di reato di istigazione all’odio e apologia del fascismo oltre ogni altro reato che si possa ravvisare e la Prefettura di Palermo per le eventuali indagini per stabilire la veridicità di quanto dichiarato dal Dott. Di Marco riguardo l’hackeraggio del suo profilo social.

 

Con i più vivi ossequi.

Nome e cognome

Si allega screenshot del post in oggetto e documento di identità dello scrivente

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