Visita all’ospedale Cervello: Serve più supporto psicologico
Visita all’ospedale Cervello di Palermo: Serve più supporto psicologico
Visita annunciata qualche giorno fa a seguito del caso di suicidio di un malato di Covid-19 che si era gettato dalla finestra di uno dei reparti Covid dell’ospedale palermitano.
Era mia intenzione verificare le condizioni della struttura avessero in qualche modo potuto influire su questa tragedia. Dalle parole dei degenti e del personale appare evidente che non esista alcuna responsabilità del personale e dell’ospedale. Purtroppo si è trattato di una situazione imprevedibile.
È emersa la grande umanità e professionalità del personale sanitario dell’ospedale.
Due dati sono inoltre emersi con chiarezza il primo è che nessuno dei pazienti prima del ricovero è stato sottoposto a cure preventive ma su tutti si è intervenuto con il protocollo ‘tachipirina e vigile attesa’, i cui limiti e la cui inefficacia sono ormai attestati dalle cronache mediche. È chiaro che l’adozione di protocolli di cure domiciliari, su cui c’era anche un impegno dell’assessore alla Salute, mi sembra un percorso non più rinviabile. Il secondo aspetto è che appare improcrastinabile il rafforzamento del supporto psicologico per i pazienti ma anche per il personale medico. In particolare in questi ultimi ho avvertito una grande stanchezza mentale, oltre che fisica. E’ fondamentale non lasciarli soli, per questo chiederò all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza un impegno concreto per un supporto psicologico massiccio per degenti e operatori sanitari.