Zona rossa a Palermo? La goccia che farà traboccare il vaso.
Zona rossa a Palermo? La goccia che farà traboccare il vaso.
La decisione di andare in Zona Rossa a Palermo per la prossima settimana (salvo proroghe) non è assolutamente condivisibile. La situazione degli ospedali e delle terapie intensive è nuovamente critica non per l’aumento dei contagi in sé, ma per la totale assenza di cure domiciliari adeguate, dovuta allo stato di sbando in cui si trova la medicina territoriale, in particolare al malfunzionamento delle USCA nell’assistenza ai positivi sintomatici.
Tutti i soggetti con sintomi di Covid dovrebbero essere curati tempestivamente al proprio domicilio, per non finire ricoverati in ospedale. Invitiamo la Regione a predisporre un sistema efficiente che si prenda carico dei pazienti a domicilio, e ad adottare un protocollo di cure domiciliari chiaro ed aggiornato per i medici di famiglia. In tal modo intervennedo ai primi sintomi, si potrà evitare che la malattia degeneri affollando i reparti Covid degli ospedali palermitani.
Scaricare sui cittadini la responsabilità di questa fallimentare gestione da parte del governo regionale è un’ammissione di inadeguatezza e di debolezza indifendibile.
La cittadinanza è stremata dalle infinite limitazioni alla libertà di circolazione e dalle restrizioni alle attività lavorative; una nuova chiusura delle attività commerciali e produttive sarà il colpo di grazia che farà esplodere la rabbia che già cova in molti animi.
Come responsabile delle politiche economiche regionali della Lega Salvini premier, chiedo al presidente della Regione di ritirare l’ordinanza e intervenire immediatamente con la nomina di un nuovo assessore alla sanità che sappia, in quanto competente, definire una rete territoriale adeguata a far fronte alla richiesta di cura dei cittadini.
Far pagare ai Palermitani il prezzo di ritardi e fallimenti della politica non è più ammissibile.
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